Giovanni Merliano detto Giovanni da Nola (1488-1558) attribuito
Vergine in gloria
scultura in legno policromo e dorato
h cm 153
Giovanni da Nola, con il giovane Geronimo
Santacroce, seppero dar vita nella citta’ partenopea ad una scuola locale di scultura, orientata verso la maniera toscana. Cio’ era dovuto non solo alla presenza in citta, negli ultimi anni del Quattrocento, di maestri del livello di Antonio Rossellino e Benedetto da
Maiano, ma anche da quella breve ma intensa, di due artisti spagnoli, Bartolomeo Ordonez e Diego de Siloe, seguaci ed interpreti dello stile del Sansovino.
Ritratta stante su soffici nembi, dai quali emerge la chioma ricciuta di un cherubino paffuto, la giovane Madonna orante porta le mani giunte al petto. Il volto ovale ma pieno, dall’incarnato roseo, ed incorniciato dalle lunghe ciocche brune sciolte sulle spalle, e’ caratterizzato da labbra minute, naso diritto e occhi estatici e pieni di una vibrante passionalita. La lunga veste dallo scollo arrotondato e stretta in vita da un nastro, mentre il manto, ricadente fino ai piedi con un fine modellato, e riccamente decorato, su fondo oro a volute fogliacee, da rosoni concatenati.
La base ottagonale presenta un profilo modanato.
Bibliografia di riferimento: M. Rotili, L’arte del cinquecento nel regno di Napoli, Napoli,
1972. pp. 98-105, fgg. 58-67
Sculture