Francesco da Sangallo (1484-1576) attribuito
Cristo crocifisso
scultura modellata in terracotta
71 × 49 cm
Il fresco modellato di questa scultura rivela la maestria e le profonde conoscenze anatomiche dell’artista, oltre che una sensibilita’ nel cogliere il doloroso atteggiamento emotivo che traspare dal volto del Cristo.
Le membra nervose e contratte con i fasci muscolari e le arterie in evidenza come d’altronde il costato. Il capo coronato di spine, ed incorniciato da lunghe ciocche ricadenti sulle spalle, abbandonato sulla spalla destra, un lungo panneggio, allacciato morbidamente, a cingere i fianchi.
Membro di una famiglia di artisti, che include importanti architetti e scultori, Francesco da Sangallo potrebbe aver lavorato sia come architetto che come ingegnere militare, ma e’ soprattutto noto per aver realizzato sculture. Fu allievo del padre Giuliano e assistente di Andrea Sansovino per le sculture della Santa Casa di Loreto.
Accompagno’ il padre a Roma dove, nel 1506, ebbe modo di assistere con il giovane Michelangelo, alla scoperta del Laocoonte, evento che egli descrisse in una sua lettera del 1567, nella quale descrisse quanto profondamente la visione di quel gruppo scultoreo l’avesse colpito. L’acceso realismo e l’intenso contenuto espressivo delle opere di questo artista rifletteranno l’eco della statuaria antica, soprattutto in numerosi monumenti funebri.
Sculture